Intervista: Marco Donzelli

Inauguriamo una nuova sezione del sito dedicata alle interivste di rider italiani e non, intervistando per l’appunto, uno dei più talentuosi e promettenti snowboarder italiani.. Marco Donzelli!

Marco Donzelli

Nome: Marco
Cognome: Donzelli
Soprannome: Donze
Data di nascita: 19/12/89
Luogo di nascita: Asola
Residenza: Asola (casa mia) e Livigno (d’inverno)
Snowboarder dal: 2001
Regular o Goofy: Regular
Specialità: Slopestyle
Tavola utilizzata: DH 155 o DH2 155
Passo: 59cm
Gradazione attacchi: +15° -15°
Home resort: Livigno
Trick preferito: bs double cork 1260 (ma presto sarà bs triplo 1440 perchè ho intenzione di chiuderlo al più presto)
Interessi: Climbing, Skateboarding, photo & video editing e mangiare bene

Marco Donzelli

Quando e perchè hai iniziato a praticare snowboard?
Era inizio stagione, io mi trovavo ad Alpe di Siusi con i miei genitori in vacanza, c’era pochissima neve e solo una pista aperta. Il primo giorno stavo sciando con sci a noleggio e nel frattempo notavo un gruppo di snowboarder (allora cosa assai rara) che si divertivano assieme giocando per la pista. La cosa mi ha immediatamente incuriosito, così il giorno successivo ho voluto noleggiare la tavola e non gli sci. Il resto è facile immaginarlo.

A quale rider ti ispiri maggiormente?
Non si può parlare di un singolo rider al quale ci si possa ispirare. E’ bello lasciarsi ispirare dai diversi stili dei rider più forti e cercare di fare nostre le peculiarità che più ci affascinano.

Con il talento si nasce o si può comunque arrivare ad alti livelli con impegno e determinazione?
Sono importanti entrambe le caratteristiche; se non si coltiva il talento con costanza ed impegno, si rimarrà ad un livello mediocre; se ci si allena moltissimo ma c’è una grossa mancanza di predisposizione, che può essere a livello fisico, di coordinazione, o pscicologico, sarà comunque improbabile raggiungere i massimi livelli. Mi piace molto usare delle similitudini perciò ve ne servo una: se avessi ottimi ingredienti per fare una pizza ma non la sapessi cucinare a dovere, la pizza verrebbe uno schifo; se fossi un pizzaiolo con i “contro pomodorini pachini” ma mi venissero dati degli ingredienti assolutamente pessimi per cucinare una pizza.. la pizza verrebbe comunque uno schifo.

Marco Donzelli

Cosa differenzia un rider “casual” da un professionista?
Il primo spende, il secondo ci guadagna.. almeno teoricamente è così.

Se non fossi uno snowboarder, a quale altro sport ti sarebbe piaciuto dedicarti?
Qualche anno fa ti avrei risposto lo skateboard, ora ti risponderei l’arrampicata, tra un pò di anni potrei rispondere il golf.

Qual’è lo snowpark Italiano che preferisci maggiormente e perchè?
I migliori attualmente sono senza ombra di dubbio: Livigno, Alpe di Siusi e Senales. Personalmente il mio preferito è Livigno, mi piace l’ambiente, le persone che vi fanno stagione e la possibilità di avere una stagione invernale mediamente più lunga di quella degli altri comprensori.

Marco Donzelli

In cosa, secondo te, gli snowparks italiani dovrebbero migliorare?
L’Italia è peculiare ed unica. Possediamo tre degli snowpark più belli d’Europa e contemporeanamente tante altre località non hanno ancora imparato a gestire gli snowparks in maniera efficiente. Inoltre tutti i park italiani dovrebbero avere più spirito d’osservazione nei confronti dei migliori park del mondo e cercare di migliorarsi avendo loro come punto di riferimento.

Come vedi il futuro dello snowboard in Italia?
Non bene. Tutti i livelli che compongono il mondo dello snowboard italiano non lavorano come dovrebbero. Troppi maestri prendono la qualifica ma non sono tecnicamente preparati, la selezione dovrebbe essere più stretta e la formazione più attuale alla realtà dello snowboard; la maggior parte di loro inoltre pensa solo al numeri di ore che riuscirà a fare durante la stagione e non alla qualità d’insegnamento che potrà offrire ai loro allievi. I rider si credono arrivati quando in realtà non sono mai partiti, questo dovuto anche ad una serie di fattori concomitanti come per dirne una i media che pubblicano spesso foto indecenti. Tante stazioni sciistiche investono spesso poco ma più che altro male. Tutto sommato la situazione non è in peggioramento, anzi è in miglioramento, ma come tante altre cose da noi, lo sta facendo ad un ritmo troppo lento e sconclusionato.

Hai qualche consiglio da dare a coloro che vorrebbero diventare dei professionisti nel campo dello snowboard?
Non prendete a riferimento la maggior parte dei rider italiani, poichè fanno tutti comunella tra di loro e non si confrontano con il resto del mondo, annegando nella mediocrità. Un professionista è tale quando può partecipare ad un contest e competere con rider fortissimi come Mark McMorris o Shaun White.. non quando vince un contest in Italia o si vede pubblicare una foto tecnicamente ridicola. Non crediate che tragga piacere nel criticare la mia nazione e i rider che la abitano, dico solo ciò che è necessario.

Vuoi ringraziare qualcuno?
La mia famiglia, e tutti coloro che mi vogliono bene.

 

Lo Staff di Real Snow ringrazia Marco Donzelli per la disponibilità