La neve
La neve è una precipitazione atmosferica composta da cristalli di ghiaccio che si formano all’interno di una nube a temperatura negativa, quando il vapore acqueo gela intorno a microscopici nuclei solidi.
La condensazione delle goccioline d’acqua avviene in presenza di nuclei di condensazione; particelle di polvere con struttura simile al ghiaccio, detti nuclei di congelamento. Suddetti nuclei si formano a temperature prossime ai -12 °C e cadono al suolo, dove, in caso di temperature vicine allo 0 °C, si sviluppano in abbondanti nevicate con cristalli di neve umidi e ramificati l’un l’altro.
La “materia” neve, una volta depositata al suolo, non ha una struttura sempre uguale nel tempo e nello spazio, ma come una specie di “torta”, presenta numerose stratificazioni, con caratteristiche anche molto diverse fra di loro, avvenute in condizioni “climatiche” ed ambientali diverse.
I cristalli, sia in atmosfera sia al suolo, sono soggetti a continue trasformazioni, ed a seconda delle condizioni fisiche e climatiche dell’ambiente in cui si trovano, possono modificare la loro struttura, aggregarsi fra loro, variare i volumi e le forme. Di conseguenza anche le caratteristiche fisiche e meccaniche cambiano, mutando quindi la stabilità del manto nevoso.
Esistono due diverse tipologie di neve:
- Neve asciutta
Si definisce neve asciutta la neve che non contiene acqua allo stato liquido, risulta formata solo da ghiaccio e aria ed ha una temperatura vicino ai 0° C. E’ un tipo di neve molto leggero e volatile con una densità variabile mediamente fra gli 80 e 150 Kg per m³.
- Neve umida o bagnata
Si definisce neve umida o bagnata la neve che contiene acqua allo stato liquido, ed ha una temperatura di 0 °C o lievemente superiore. È più pesante di quella asciutta con una densità variabile mediamente fra 300 e 400 Kg per m³.
INDICE ARTICOLO
Pag. 1: Le valanghe
Pag. 2: La neve
Pag. 3: Tipologie di valanghe
Pag. 4: Zone di distacco valanghe
Pag. 5: Scala europea del pericolo valanghe
Pag. 6: False sicurezze