Storia dello Snowboard (Parte 2)
Esattamente nello stesso periodo, il campione di skateboard Tom Sims, appassionato di snurfing, iniziò a produrre tavole da snowboard cercando di farsi un nome in quello che ormai sarebbe diventato una moda, oltre che uno sport.
Nel 1977 Bob Webber mise a punto la famosa tavola “Flying Yellow Banana”, fatta di polietilene.
Nel 1978 Chick Barfoot introdusse la fibra di vetro nella fabbricazione degli snowboard.
Non essendo ancora permesso andare sullo snowboard sulle piste delle stazioni sciistiche, i primi snowboarder dovevano uscire di notte, risalire le piste e scendere di nascosto per evitare di essere multati. Considerate che la maggior parte delle tavole di quei tempi, non possedeva attacchi per i piedi, ma una corda che aiutava il controllo della tavola. Vi lascio quindi immaginare come risultava complicato scendere sulle piste nel buio della notte.
Nel 1979, ai campionati annuali di snurfing in Michigan, lo snurfer professionista Paul Graves fece impazzire il pubblico con la sua performance freestyle che prevedeva quattro salti con rotazione di 360°, scivolare su un ginocchio per parte del percorso e scendere dalla tavola con un salto mortale in avanti.
Anche Jake Burton Carpenter cercò di partecipare alla gara con la sua attrezzatura, ma a causa del particolare design della sua tavola, diversa dagli altri snurfer, sollevò diverse proteste. Paul Graves e altri presero le difese di Jake sostenendo il suo diritto a prendere parte alla gara. Venne creata una categoria a parte che includeva solo Jake.. che arrivò ovviamente primo.
Lo stesso anno, Mark Anolik, ficcanasando nei dintorni della discarica di Tahoe City, scoprì una formazione nevosa, la stessa formazione nevosa che sarebbe diventata la prima half-pipe da snowboard del mondo.
Ne vennero attratti non solo campioni del calibro di Terry Kidwell e Keith Kimmel, ma anche i fotografi delle riviste di skateboard.
LO SNOWBOARD IN EUROPA E L’AVANZAMENTO TECNOLOGICO
Nei primi anni ottanta anche in Europa vennero assemblati i primi prototipi, anche se un numero sempre maggiore di appassionati di questo sport cercava di importare le tavole di culto americane. Uno dei primi fu il futuro presidente della Federazione Internazionale dello Snowboard José Fernandes che, nel 1982 ordinò la sua prima tavola americana.
Più tardi, nel 1985, sarebbe anche diventato il primo europeo a recarsi in America per una gara (arrivò terzo ai Campionati Nordamericani di Calgary). Altri pionieri europei furono Tommy Delago da Oberammergau e Petra “Milka” Mossig da Konstanz, in Germania, futuro campione del mondo.
L’avanzamento tecnologico in campo sciistico migliorò la capacità di scivolamento delle tavole e successivamente la Flite Snowboards, fondata nel 1974, realizzò i primi attacchi con hi-back.
Un numero sempre crescente di rider toglieva la corda alle tavole, al punto che lentamente ma inevitabilmente lo snurfer si trasformò in un maneggevole snowboard e in un diffuso attrezzo sportivo.
Nel 1981, nella località di Ski Cooper a Leadville, in Colorado, vennero organizzate le prime gare di snowboard. L’anno successivo si disputarono i primi Campionati Nazionali di Snowboard a Suicide Six vicino Woodstock, in Vermont.
Nel 1985 suscitò un gran clamore la pubblicazione della prima rivista dedicata allo snowboard Absolutely Radical, poi ribattezzata International Snowboard Magazine.
Lo stesso anno, sui modelli Sims 1500 FE e Burton Performer fece finalmente comparsa la lamina d’acciaio. Produttori di tavole europei come Nidecker e Hooger Booger recuperarono in fretta il loro ritardo tecnologico e, nel 1987, José Fernandes vinse lo slalom gigante di snowboard ai campionati mondiali di Brecknridge, in Colorado, con una delle prime tavole asimmetriche. Questo fu un chiaro segnale che l’industria europea dello snowboard non aveva più motivo di temere paragoni con quella americana.
Il primo campionato mondiale di snowboard disputato in Europa ebbe luogo nel 1987 a Livigno e St. Moritz, evento che vide una grande affluenza di snowboarder da tutto il mondo.
Era nato un nuovo sport! Lo snowboard era più nuovo, più fresco, più giovane di qualsiasi altro sport di scivolamento su neve; era una rivoluzione, un tributo alla libertà, una nuova religione per i giovani.
L’evoluzione si fece sempre più veloce.. coda arrotondata, scarponi rigidi, attacchi piatti, tavole da neve fresca, da gara, da freestyle, asimmetriche, twin-tip, carving.. nuove discipline come l’half-pipe e la discesa.
Nel 1990 venne fondata la Federazione Internazionale dello Snowboard.
A solcare le nevi con lo snowboard erano ormai più di sei milioni di persone, numero in costante aumento.
Invece di vietare lo snowboard dalle piste (nel 1985 solo il 7% delle stazioni sciistiche americane lo consentiva), le stazioni sciistiche iniziarono a costruire half-pipe e ad organizzare gare ed eventi.
L’industria particolarmente creativa di attrezzature e abbigliamento da snowboard iniziò a lanciare nuove tendenze per quanto riguardava l’estetica e la funzionalità.
Adesso lo snowboard è uno sport di massa e ogni fine settimana è possibile vedere in TV le magnifiche performance del World Snowboard Tour.
Importantissimi eventi come l’Air & Style attraggono più di 120.000 persone e negli ultimi anni è lo snowboard a lanciare le tendenze principali per quanto riguarda la musica e l’abbigliamento.
Questo sport è la cultura giovanile degli anni novanta!

INDICE ARTICOLO
Pag. 1: Storia dello snowboard (Parte 1)
Pag. 2: Storia dello snowboard (Parte 2)
Pag. 3: Snowboard Timeline dal 1960 al 1970
Pag. 4: Snowboard Timeline dal 1980 al 1990
Pag. 5: Snowboard Timeline dal 2000 al 2010